Donne che sanno sperare. E vincere
La nostra Elena Castellini, che ha partecipato come speaker, racconta il Women Economic Forum
1600 donne da 120 Paesi, 900 speaker, 502 sessioni, 70 plenarie, 432 workshop in 5 giorni. Sono questi i numeri del WEF – Women Economic Forum che ogni anno si tiene a Delhi per discutere e commentare lo stato dell’arte della leadership al femminile a livello mondiale e per condividere strategie e soluzioni di donne che “ce l’hanno fatta”.
L’evento, giunto alla sua sesta edizione è organizzato da Harbeen Harora, rettore di Rai University in Ahmedabad, di Rai Technology University in Bangalore Jharkhand Rai University in Ranchi in India, autrice di diversi libri, imprenditrice e filantropa.
Ho avuto la fortuna di entrare in contatto con donne straordinarie, che hanno condiviso le loro esperienze di vita, partendo da un crollo personale, finanziario, emotivo, spirituale per poi risorgere dopo aver preso in mano la loro vita e aver sconfitto gli stereotipi e i pregiudizi che le donne subiscono ogni giorno, e non solo dagli uomini.
Abbiamo discusso sul perché la partnership femminile è la nuova leadership, quali le opportunità e le sfide che le donne devono affrontare nel settore scientifico, tipicamente dominato da uomini, come risolvere i problemi dei singoli Paesi per avere opportunità globali, come l’impresa sociale può influenzare la governance, in che modo migliorare l’uguaglianza di genere nell’ambiente STEM, qual è il potere dei media locali rispetto alle piattaforme mediatiche globali, quanto le fake news danneggino le aziende ecc.
Un’immersione trasversale alla scoperta delle abitudini e delle leggi che governano i differenti Paesi, con la volontà di fare tesoro dei successi altrui e con la volontà di rendere il mondo un posto migliore per vivere.
Appuntamento quindi all’anno prossimo dal 25 al 30 aprile 2019 con lo spirito che guida l’evento riassunto dalle parole della fondatrice “abbiamo l’obiettivo di dare voce al potere di ogni donna attraverso il potere che si ottiene se siamo unite e di rendere visibile, l’invisibile sforzo di ogni donna nella sua vita quotidiana”.
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